RASFF | Intossicazioni alimentari | Consulenze Noacco
In questi giorni, anche a fronte dei recenti fatti che hanno visto addirittura morire un commensale ad un banchetto nuziale, stiamo parlando di INTOSSICAZIONI ALIMENTARI.
Abbiamo anche visto come evitare di incappare in questi spiacevoli inconvenienti grazie ad un semplicissimo schemino riassuntivo che vi ripropongo qui sotto
Oggi invece vi introduco uno strumento europeo fondamentale: RASFF
RASFF (Rapid Alert System for Food and Feed)
E’ uno strumento dell’Unione Europea che permette, ai Paesi membri e alla Commissione, di scambiare in tempo reale informazioni precise qualora vengano individuati alimenti con rischi potenziali per la salute.
La finalità principe di questo network è quello di consentire, a tutti i protagonisti della filiera alimentare, di attivare rapidamente azioni coordinate e puntuali per contrastare e rimuovere le criticità.
L’allerta rapida è molto utile nel caso in cui ci trovassimo in contatto con un alimento che potrebbe essere un grave rischio per il consumatore. Comporta un intervento immediato sul territorio da parte delle autorità sanitarie.
Concepito ed avviato nel 1979, viene ufficialmente istituito dal REGOLAMENTO (CE) N. 178/2002 che stabilisce i principi e i requisiti generali della legislazione alimentare europea e fissa le procedure nel campo della sicurezza alimentare
Nel 2016 mette in contatto le autorità per la sicurezza alimentare degli stati membri dell’Unione europea.
Il sistema raccoglie e pubblica in tempi brevi le notifiche e allarmi relativi a rischi per la salute specificando il paese notificante, il tipo e le ragioni dell’allarme, il paese di origine del prodotto.
Dal 2009 le notifiche sono pubblicate sul web e sono consultabili anche dai consumatori.
Nel portale non vengono comunicati i marchi commerciali ed i nomi delle società cercando un equilibrio tra l’informazione pubblica e la tutela degli interessi commerciali.
Le segnalazioni diramate ogni settimana dal Sistema di allerta rapido per cibo e mangimi (Rasff) di Bruxelles oscillano da 50 a 70.
Nell’elenco si trova di tutto dai frammenti di metallo nei dessert, alla ricotta contaminata da Bacillus cereus, nella lista è transitata anche la famosa vicenda della mozzarella blu tedesca e italiana.
Ecco qui il portale con le ultimi segnalazioni